sabato 17 ottobre 2009
domenica 28 settembre 2008
esposizione collettiva delle opere grafiche a formello
giovedì 18 settembre 2008
estate 1999
si tratta di acrilico e grafite su carta cm 50x70
l'effetto acquoso è dato da una speciale colla sintetica che serve a fissare il gesso sulla tela, ma in questo caso fa scivolare il colore,
il soggetto è tratto da una foto di circa 10 anni fa, mia mamma tiene in braccio mia sorella, lei con la mano saluta, classica foto, vhe penso abbiano tutti una volta nella vita.
oggi ho fatto un esame orribile, il voto buono ma la mia prestazione rasentava il 18 scarso.
l'emotività mi sta giocando brutti scherzi, e poi sono troppo scojonata!
non mi va di studiare ste cose difficili!!!
ma chi è bruner? e jacobson?
e piaget cosa vuole da me che gli ho fatto?
andrò ad insegnare discipline pittoriche, cosa centra tutto il resto?
cosa ci faccio quì?
la gelmini ci8 inserisce in graduatoria, mi venivano le lacrime................
l'effetto acquoso è dato da una speciale colla sintetica che serve a fissare il gesso sulla tela, ma in questo caso fa scivolare il colore,
il soggetto è tratto da una foto di circa 10 anni fa, mia mamma tiene in braccio mia sorella, lei con la mano saluta, classica foto, vhe penso abbiano tutti una volta nella vita.
oggi ho fatto un esame orribile, il voto buono ma la mia prestazione rasentava il 18 scarso.
l'emotività mi sta giocando brutti scherzi, e poi sono troppo scojonata!
non mi va di studiare ste cose difficili!!!
ma chi è bruner? e jacobson?
e piaget cosa vuole da me che gli ho fatto?
andrò ad insegnare discipline pittoriche, cosa centra tutto il resto?
cosa ci faccio quì?
la gelmini ci8 inserisce in graduatoria, mi venivano le lacrime................
sabato 2 agosto 2008
sabato 5 luglio 2008
il mio lavoro: "gli orrori di tutte le Guerre". è composto da 9 tavolette di compensato su cui sono poste scarpe usate e abbandonate . La funzione della scarpa è fortemente emblematica nella nostra società ed anche fortemente allusiva. Allude ad un apersona che non c'è più, ad un lungo cammino, ad una vita finita tragicamente. Come afferma l'artista: le scarpe sono necessarie, quasi un biglietto da visita, mentre nel Terzo Mondo sono quasi superflue. La scarpa abbandonata significa una necessità di fuga, un abbandono, una catastrofe che ha impedito di poter restituire la scarpa al legittimo proprietario. Tutti siamo uguali davanti al dolore e alla difficoltà."
my work:"the orrors of all Wars".consist in 9 chipboards with used and abbandoned shoes on top of it. A shoe has strong symbolic and allusive function in our society. it alludes to a person that is not here anymore, to a long walk,to a life tragically ended. the artist says: " the shoes are necessry, they have almost a statute of businesscard, whilst in the Third World they are most useless... the shoes that as beenleft behind signifies a need of an escape, an abbandon, a catastrophe, that made it impossible to give the shoe back ti its legitimate owner.We are all the same in front of pain and difficulty."
martedì 1 luglio 2008
" gli orrori di tutte le guerre"istallazione di nove paia di scarpe su tavolette di 30x30 cm,
Questa è l'istallazione con cui ho partecipato alla mostra Sala d'attesa, presso la galleria Sala 1
di Porta S. Giovanni, a Roma.
Le scarpe sono usate tutte quante, da parenti, amici, conoscenti.
Ho fatto una raccolta durata quasi un'anno, ne ho scartate almeno altre 5 paia.
Nell'interpretare il tema ho deciso di utilizzare materiale reperibile ina casa quale terra, acrilico, foglie, lacci, colla vinilica, chine.
La soletta di qualche scarpa l'ho tolta proprio per dare un senso drammatico di una perdita.
E anche perchè così ho potuto intervenire meglio con il colore.
Le tavolette sono di compensato dello spessore di 1,5 cm e misurano 30x 30 cm
Sono distribuite in terra come una composizione modulare, la distanza tra loro dovrà essere sempre uguale.
Le tavolette sono trattate con colore acrilico e terra, colla.
Rappresentano il suolo dove sono state ritrovate le scarpe.
Le scarpe sono inchiodate, talvolta incollate sulla tavoletta.
Sono scarpe abbandonate, la persona che le indossava non può tornare a riprenderle.
Sono orfane di guerra.
di Porta S. Giovanni, a Roma.
Le scarpe sono usate tutte quante, da parenti, amici, conoscenti.
Ho fatto una raccolta durata quasi un'anno, ne ho scartate almeno altre 5 paia.
Nell'interpretare il tema ho deciso di utilizzare materiale reperibile ina casa quale terra, acrilico, foglie, lacci, colla vinilica, chine.
La soletta di qualche scarpa l'ho tolta proprio per dare un senso drammatico di una perdita.
E anche perchè così ho potuto intervenire meglio con il colore.
Le tavolette sono di compensato dello spessore di 1,5 cm e misurano 30x 30 cm
Sono distribuite in terra come una composizione modulare, la distanza tra loro dovrà essere sempre uguale.
Le tavolette sono trattate con colore acrilico e terra, colla.
Rappresentano il suolo dove sono state ritrovate le scarpe.
Le scarpe sono inchiodate, talvolta incollate sulla tavoletta.
Sono scarpe abbandonate, la persona che le indossava non può tornare a riprenderle.
Sono orfane di guerra.
giovedì 26 giugno 2008
Iscriviti a:
Post (Atom)